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La torcia di Marion Zimmer Bradley

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Leggi la vera storia della guerra di Troia attraverso gli occhi di Cassandra, sacerdotessa e guerriera dimenticata.

Marion Zimmer Bradley rivela le voci nascoste delle donne potenti, reimmaginando gli eventi che hanno cambiato il destino di intere civiltà.

Sei pronto a scoprire la verità che è stata soffocata per secoli?

Immergiti in “La torcia” e ascolta la voce di chi non è mai stata creduta. 

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La recensione di newslibri.it

“La Torcia” di Marion Zimmer Bradley è una rilettura profonda e intensa della guerra di Troia, uno dei miti più affascinanti e raccontati della storia umana. Tuttavia, questa versione si distingue per un aspetto cruciale: dà voce a coloro che la storia tradizionale ha spesso relegato in secondo piano, le donne. Attraverso gli occhi di Cassandra, principessa troiana, sacerdotessa e profetessa, Bradley ci permette di esplorare una guerra raccontata dalla prospettiva di chi, pur essendo centrale, è stato per secoli ridotto a silenzio.

La narrazione ruota attorno a Cassandra, figlia di Priamo ed Ecuba, sovrani di Troia. Fin da piccola, Cassandra è destinata a essere molto più di una semplice principessa. Scelta dal dio Apollo per diventare sua sacerdotessa, riceve da lui il dono della profezia, un dono che si trasforma ben presto in una maledizione. La sua capacità di vedere il futuro non solo le permette di anticipare la distruzione della sua città, ma la condanna a una vita di incomprensione e isolamento, poiché nessuno crede alle sue visioni. Questa è una delle chiavi centrali del romanzo: l’angoscia e la frustrazione di essere ignorata, nonostante l’accuratezza delle sue profezie.

Attraverso Cassandra, “La Torcia” ci invita a riflettere su quanto spesso le voci femminili siano state messe da parte, nonostante il loro valore e la loro saggezza. La guerra di Troia, come ci è stata tramandata, è dominata dagli uomini: Achille, Ettore, Paride, Odisseo e molti altri, tutti protagonisti di azioni eroiche, atti di coraggio o di brutale violenza. Tuttavia, come sottolinea Bradley, le donne erano lì, e non erano solo pedine nel gioco dei potenti, ma partecipanti attive, con ruoli di grande importanza come regine, guerriere e sacerdotesse.

Cassandra, con la sua forza interiore e la sua capacità di vedere oltre l’immediato, diventa l’incarnazione del destino tragico di Troia. Le sue profezie non riguardano solo l’imminente distruzione della città, ma anche la caduta morale degli uomini che la abitano, accecati dal desiderio di potere, dalla vendetta e dall’onore. Ma nessuno la ascolta. Nemmeno quando annuncia che una donna bellissima, Elena, sarà la causa di indicibili sciagure. In questo modo, “La Torcia” ci ricorda quanto spesso la verità sia stata taciuta o ignorata perché scomoda, soprattutto quando proviene da chi non ha tradizionalmente avuto voce.

Bradley mescola abilmente elementi di mito, storia e leggenda, creando una narrazione che non solo rievoca la grande epopea della guerra di Troia, ma la trasforma in una storia di umanità. I personaggi, sia maschili che femminili, non sono più eroi mitologici lontani e inarrivabili, ma esseri umani profondamente fallibili, ognuno intrappolato nelle proprie paure, ambizioni e destini. Anche i vincitori, come gli Achei, sono dipinti non come trionfanti conquistatori, ma come vittime del proprio desiderio di dominio. La guerra, in questa narrazione, non porta gloria, ma solo distruzione, tanto per i vinti quanto per i vincitori.

Un aspetto particolarmente interessante del romanzo è il modo in cui Marion Zimmer Bradley esplora la spiritualità e il ruolo delle sacerdotesse. Cassandra, infatti, è molto più che una semplice principessa: è una donna dotata di poteri straordinari, un ponte tra il mondo umano e quello divino. Attraverso il suo personaggio, Bradley ci offre uno sguardo su una società in cui le donne avevano un ruolo spirituale di primo piano, eppure, paradossalmente, erano spesso ignorate o sminuite. Questo tema riflette anche la condizione delle donne in molte epoche storiche, in cui il loro potenziale e la loro saggezza sono stati frequentemente trascurati o addirittura temuti.

La forza del romanzo risiede nella capacità di Bradley di far emergere l’intimità emotiva dei suoi personaggi. Le loro paure, i loro dubbi, le loro passioni emergono con chiarezza, e il lettore si trova inevitabilmente a empatizzare con loro. Cassandra, in particolare, diventa un simbolo non solo di una città destinata alla distruzione, ma di tutte quelle voci che, nel corso della storia, sono state soffocate dal rumore delle armi e dalle urla di battaglia.

“La Torcia” è un libro che non solo rievoca una delle storie più antiche dell’umanità, ma lo fa attraverso una lente nuova e profondamente femminile. È un richiamo a riscoprire quelle voci che sono state dimenticate o messe da parte, a riflettere su come la storia stessa sia spesso raccontata da una sola prospettiva, ignorando le esperienze di chi non ha avuto il potere di far sentire la propria verità.

In definitiva, il romanzo di Marion Zimmer Bradley è una lettura potente, che mescola mito e realtà, storia e leggenda, per darci una visione più ampia e inclusiva del passato. Una storia che, attraverso la figura di Cassandra, ci ricorda che anche chi sembra destinato a essere ignorato ha molto da dire. E che a volte, le profezie più temute sono quelle che avremmo dovuto ascoltare fin dall’inizio.

 

 

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