Lo sbaglio della vela di Lorenzo Rondelli
Scopri “Lo sbaglio della vela” di Lorenzo Rondelli, un viaggio tragicomico tra regate e avventure in barca a vela.
Vivi l’ironia e le sfide del mondo velico, dalle derive alle grandi barche da regata, in compagnia di personaggi sorprendenti e indimenticabili.
Desideri ridere e immergerti in storie di mare senza dover conoscere ogni dettaglio tecnico?
Salpa con questo libro leggero e divertente, perfetto per apprezzare il lato umoristico della vita applicato allo sport.Â
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La recensione di newslibri.it
“Lo sbaglio della vela” di Lorenzo Rondelli è un libro che cattura l’essenza più divertente e umana della vela, trascinando il lettore in un viaggio tra avventure tragicomiche vissute in mare. Dopo il successo del suo primo libro “La vela è una cosa seria” del 2009, Rondelli torna con un’opera che ne è la naturale prosecuzione, regalando nuove storie e aneddoti che oscillano tra la commedia e la tragedia, sempre con il sorriso sulle labbra.
Il fascino di questo libro sta nel suo approccio disincantato e ironico alla pratica della vela. Rondelli, con una prosa leggera e coinvolgente, racconta le sue esperienze come istruttore, regatante e marinaio della domenica, condividendo episodi che mostrano la bellezza e le assurdità di questo sport. Il lettore viene letteralmente trascinato nei pozzetti di barche di ogni tipo, dalle piccole derive ai maestosi J-Class degli anni ’30, passando per gli Half-Tonner degli anni ’70, vivendo così il mare da prospettive sempre diverse.
Quello che rende “Lo sbaglio della vela” una lettura particolarmente piacevole è la varietà dei personaggi che affollano queste pagine. Rondelli ci presenta un vero e proprio caleidoscopio di figure umane: dai recordman atlantici ai medagliati olimpici, fino a insospettabili talenti comici nascosti sotto le rispettabili vesti di avvocati, consulenti e ingegneri. Ogni personaggio è tratteggiato con cura e ironia, e attraverso le loro gesta e i loro errori, il libro riesce a dipingere un quadro vivace e realistico del mondo velico, svelandone i lati più umani e divertenti.
La forza narrativa di Rondelli risiede nella sua capacità di raccontare il mare e la vela senza mai cadere nel tecnicismo o nella retorica. Anche se si parla di vele, venti e manovre, l’autore mantiene sempre un tono leggero e accessibile, riducendo i termini tecnici al minimo indispensabile. Questo rende il libro adatto non solo agli appassionati di vela, ma anche a chi non ha mai messo piede su una barca. Non è necessario conoscere i dettagli del linguaggio velico per godersi queste storie; ciò che conta è la capacità di apprezzare il lato umoristico della vita e delle situazioni assurde che spesso si verificano in mare.
Uno degli elementi più affascinanti del libro è proprio questa commistione di umorismo e realtà . Rondelli non si limita a raccontare le grandi imprese o le giornate perfette in barca, ma si sofferma soprattutto sugli “sbagli”, sui momenti di confusione e sulle situazioni in cui tutto sembra andare storto. E proprio in questi frangenti emerge la natura tragicomica della vela: un’attività dove la linea tra successo e disastro è spesso sottilissima, e dove anche i più esperti possono trovarsi a dover affrontare imprevisti che mettono alla prova la loro pazienza e il loro spirito d’adattamento.
“Lo sbaglio della vela” è quindi una celebrazione delle imperfezioni e delle sfide della vita in mare. Rondelli riesce a rendere ogni situazione, anche la più difficile, un’occasione di riflessione e di risata, mostrando come, alla fine, ciò che conta non è la perfezione tecnica, ma l’atteggiamento con cui si affrontano le difficoltà . Le storie narrate nel libro, pur essendo legate alla pratica della vela, sono in realtà metafore universali delle sfide quotidiane che ciascuno di noi affronta, in mare come a terra.
La scrittura di Rondelli è diretta e ricca di ritmo, con uno stile che mescola descrizioni vivide a dialoghi serrati e spesso esilaranti. La sua capacità di catturare le dinamiche di bordo, le tensioni e le complicità che nascono tra i membri dell’equipaggio, fa sì che il lettore si senta parte integrante di queste avventure. È come se, leggendo, ci si trovasse a condividere con l’autore il fascino e le fatiche della navigazione, le emozioni di una regata, o semplicemente la quiete di una giornata in mare.
Un altro punto di forza del libro è la sua sincerità . Rondelli non cerca di idealizzare la vela, né di presentarla come un’attività riservata a pochi eletti. Al contrario, ne mette in luce i paradossi e le contraddizioni, mostrando come, spesso, dietro l’apparente serietà e professionalità dei velisti si nascondano errori banali e situazioni grottesche. Questa visione dissacrante, ma allo stesso tempo affettuosa, rende “Lo sbaglio della vela” un’opera autentica e originale, capace di far sorridere e riflettere.
In conclusione, “Lo sbaglio della vela” di Lorenzo Rondelli è un libro che riesce a cogliere l’essenza della vela in tutta la sua complessità e bellezza, senza mai prendersi troppo sul serio. È un invito a vivere il mare e la vita con leggerezza, accettando gli errori e imparando a ridere di sé stessi. Con il suo stile fresco e coinvolgente, Rondelli regala al lettore un’esperienza di lettura divertente e appagante, facendoci scoprire che, in fondo, lo sbaglio più grande sarebbe quello di non salpare mai.
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