Una brava ragazza è una ragazza morta di Holly Jackson
Scopri la nuova avvincente indagine di Pip Fitz-Amobi, protagonista di “Una brava ragazza è una ragazza morta” di Holly Jackson.
Un inquietante stalker minaccia la sua vita, ma Pip non si arrende: la polizia non la ascolta, e ora dovrà fare affidamento solo su se stessa.
Entra nel mistero, mentre Pip si trova faccia a faccia con un pericoloso serial killer e deve affrontare una scelta estrema per sopravvivere.
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La recensione di newslibri.it
Holly Jackson ritorna con un nuovo capitolo avvincente della serie che ha come protagonista Pip Fitz-Amobi, una giovane investigatrice dilettante già amata dai lettori. Dopo aver risolto il caso precedente, Pip non riesce ancora a dormire sonni tranquilli, perseguitata dagli eventi che hanno segnato la sua ultima indagine. “Una brava ragazza è una ragazza morta” ci proietta nuovamente nel mondo di Pip, fatto di misteri, pericoli e incertezze, dove i confini tra giustizia e sopravvivenza si fanno sempre più sottili.
La trama inizia qualche mese dopo la conclusione dell’ultimo caso di Pip, in un clima di apparente calma che viene presto sconvolto dall’arrivo di minacce anonime. Un ignoto stalker inizia a inviarle messaggi ambigui e preoccupanti, mettendo la protagonista sotto una nuova pressione psicologica. Pip è chiaramente turbata, ma non è certo il tipo che si lascia intimorire facilmente. Il problema più grande, tuttavia, è l’indifferenza delle autorità: la polizia sembra rifiutarsi di intervenire, minimizzando la situazione e lasciando Pip sola ad affrontare il pericolo incombente.
Questo senso di abbandono da parte della polizia è uno dei temi centrali del romanzo. Holly Jackson dipinge con abilità l’angoscia di Pip, che non solo deve fronteggiare una minaccia personale, ma anche lo sconforto per l’incapacità delle istituzioni di proteggerla. Questo senso di isolamento rende la sua lotta ancora più difficile, costringendola a prendere in mano la situazione, rischiando tutto pur di scoprire chi la sta tormentando.
La costruzione della tensione è magistrale: Jackson è in grado di creare un clima di crescente preoccupazione, intrecciando abilmente momenti di azione con riflessioni più intime della protagonista. Pip non è solo un’investigatrice determinata, ma anche una giovane donna che deve fare i conti con le sue paure, i suoi dubbi e i traumi del passato. Questo la rende un personaggio complesso e profondamente umano, capace di suscitare empatia nei lettori.
La storia prende una piega ancora più oscura quando Pip, nel corso delle sue indagini, scopre che il suo stalker potrebbe essere legato a un serial killer locale, un assassino che in passato aveva ucciso cinque persone. Questo collegamento trasforma l’indagine di Pip in una corsa contro il tempo. Jackson non risparmia colpi di scena, conducendo il lettore attraverso un intricato labirinto di sospetti, indizi e pericoli, fino a un finale che lascia il fiato sospeso.
Un aspetto particolarmente interessante del romanzo è la riflessione su cosa significa veramente essere una “brava ragazza”. Pip, che inizialmente cerca sempre di fare la cosa giusta, si trova di fronte a una serie di scelte morali estremamente difficili. Nel corso della storia, il suo personaggio evolve in modo significativo: la giovane investigatrice inizia a comprendere che per sopravvivere, a volte, bisogna essere disposti a spingersi oltre i propri limiti. Questo tema, così ben delineato nel titolo del libro, rappresenta una riflessione sulla moralità, la giustizia e la sopravvivenza personale.
Lo stile di scrittura di Jackson è fluido e coinvolgente. L’autrice sa come tenere i lettori incollati alle pagine, mantenendo un ritmo serrato che non permette distrazioni. I dialoghi sono vivaci e realistici, e la narrazione in prima persona di Pip dà al lettore un accesso diretto ai suoi pensieri e alle sue emozioni, rendendo la storia ancora più immersiva.
Un altro punto di forza del romanzo è la sua ambientazione. Il paesino in cui vive Pip diventa quasi un personaggio a sé stante, con i suoi segreti, le sue ombre e una comunità che, in fondo, non è mai completamente trasparente. Holly Jackson riesce a trasmettere un senso di claustrofobia e pericolo imminente, che permea tutto il racconto e aumenta la tensione a ogni capitolo.
Tuttavia, nonostante la sua qualità generale, il romanzo potrebbe non soddisfare completamente i lettori alla ricerca di un finale risolutivo e netto. Holly Jackson lascia alcune questioni aperte, mantenendo un’atmosfera ambigua che potrebbe non piacere a chi ama vedere tutti i fili narrativi annodati alla fine. Ma questa scelta può anche essere interpretata come un modo per rendere la storia più realistica e meno artificiosa, riflettendo l’incertezza della vita stessa.
In conclusione, “Una brava ragazza è una ragazza morta” è un thriller avvincente, che combina mistero, suspense e un’acuta riflessione sui limiti della moralità. Holly Jackson ha creato un personaggio indimenticabile in Pip Fitz-Amobi, una giovane donna che, nonostante tutte le sue vulnerabilità, è disposta a tutto pur di scoprire la verità e proteggere se stessa. Se siete alla ricerca di una lettura che vi terrà col fiato sospeso fino all’ultima pagina, questo libro non vi deluderà.
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