Vent’anni di civiltà di Mario Mantovani
Esplora “Vent’anni di civiltà” di Mario Mantovani e scopri come la legge sull’amministrazione di sostegno ha trasformato la tutela delle persone vulnerabili. Immergiti in un’analisi dettagliata di una normativa essenziale, nata dalla visione cristiana della dignità umana. Senti l’impatto del percorso legislativo che ha fatto la storia e contribuisci a migliorare il futuro. Non perdere l’occasione di comprendere e agire!
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La recensione di newslibri.it
Il libro “Vent’anni di civiltà – Riflessioni sull’amministrazione di sostegno” di Mario Mantovani rappresenta una testimonianza fondamentale per chiunque sia interessato a comprendere l’evoluzione della tutela delle persone fragili in Italia. Con un approccio attento e rigoroso, l’autore ci conduce attraverso un viaggio che parte dal cuore dei principi cristiani di dignità e rispetto dell’essere umano per arrivare alla concretezza di una legge che ha cambiato il volto dell’assistenza sociale nel nostro Paese.
Il punto di partenza della riflessione di Mantovani è ancorato a un principio cardine della dottrina cristiana: l’uomo, in quanto persona, è dotato di intelletto per capire e di volontà per agire, e proprio grazie a queste facoltà possiede dignità. Ma cosa succede quando una persona non può più esercitare pienamente queste capacità? Questa domanda, sollevata da Marcello Pera, allora Presidente del Senato, sintetizza il problema fondamentale che l’amministrazione di sostegno cerca di affrontare.
Nel 2003, Mario Mantovani, allora parlamentare europeo e relatore sull’Anno Europeo della Disabilità, comprese l’urgenza di colmare un vuoto normativo che lasciava molte persone vulnerabili senza una protezione adeguata. Mantovani si attivò con determinazione per promuovere la proposta di legge che avrebbe istituito la figura dell’amministratore di sostegno, una figura pensata per affiancare le persone che, pur conservando la capacità di autodeterminarsi in alcuni ambiti, necessitano di un supporto per la gestione di altre sfere della loro vita. Grazie al suo impegno, la legge 6/2004 venne approvata in tempi rapidi dal Parlamento Italiano, diventando una pietra miliare nella legislazione italiana.
A distanza di vent’anni dalla sua promulgazione, il libro di Mantovani non si limita a celebrare questo traguardo, ma offre una riflessione critica e dettagliata sull’intero iter legislativo e sulla sua applicazione pratica. L’autore dimostra con orgoglio come la legge 6/2004 abbia permesso di migliorare significativamente la qualità della vita di molte persone che, pur non essendo totalmente incapaci, necessitano di un supporto per compiere scelte consapevoli e per gestire aspetti della loro vita quotidiana.
Mantovani analizza con attenzione i punti di forza della legge, sottolineando come questa normativa sia riuscita a trovare un equilibrio tra la necessità di tutela e il rispetto dell’autonomia personale. L’amministratore di sostegno, infatti, non si sostituisce alla persona assistita, ma la affianca, cercando di rispettare il più possibile le sue volontà e di preservare la sua dignità. Questo aspetto è centrale nella riflessione dell’autore, che vede nella legge un’applicazione concreta di quei valori cristiani che riconoscono l’intrinseca dignità di ogni essere umano, indipendentemente dalle sue capacità cognitive o volitive.
Il libro, però, non si limita a elencare i successi ottenuti. Mantovani è consapevole che ogni legge, per quanto ben concepita, necessita di un monitoraggio costante e di eventuali aggiustamenti per rispondere al meglio alle esigenze che emergono con il tempo. Ecco perché una parte significativa del volume è dedicata alle criticità e alle sfide future. L’autore non esita a sottolineare che, nonostante i progressi fatti, ci sono ancora margini di miglioramento, specialmente per quanto riguarda l’applicazione uniforme della legge sul territorio nazionale e la formazione degli amministratori di sostegno.
Inoltre, Mantovani richiama l’attenzione sulla necessità di sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica e le istituzioni riguardo all’importanza di questa figura. Troppo spesso, infatti, l’amministratore di sostegno è ancora visto come un’ultima risorsa, mentre dovrebbe essere percepito come una possibilità concreta di assistenza per chiunque si trovi in una situazione di fragilità, temporanea o permanente.
“Vent’anni di civiltà” è un libro che, pur nella sua specificità, si rivolge a un pubblico ampio. Giuristi, assistenti sociali, medici, ma anche cittadini comuni troveranno in queste pagine un prezioso strumento di conoscenza e riflessione. La chiarezza espositiva e la profondità delle analisi rendono il volume accessibile anche a chi non ha una formazione giuridica, ma è interessato a capire meglio le dinamiche che regolano l’assistenza alle persone fragili nel nostro Paese.
In conclusione, il libro di Mario Mantovani non è solo una celebrazione di vent’anni di una legge fondamentale, ma un invito a continuare a lavorare per una società più giusta e solidale, dove la dignità della persona sia sempre al centro di ogni scelta. Un’opera che ricorda a tutti noi l’importanza di non dimenticare chi, per varie ragioni, ha bisogno del nostro supporto per vivere con dignità.
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